Il 23 giugno 1858 Edgardo Mortara, all’età di sei anni, venne sottratto dalla sua famiglia di origine ebraica da parte delle autorità dello Stato Pontificio che lo trasferirono a Roma. Al piccolo Edgardo venne impartita una educazione cattolica, contrariaramente al volere della famiglia.
Perchè?
Vi riporto brevemente la vicenda per come viene ricostruita da fonti online abbastanza affidabili prima di darvi alcuni link per chi volesse approfondire. Non sono andato direttamente alla ricerca delle fonti quindi se avete correzioni e specifiche usate liberamente i commenti. Ho pensato comunque che valesse la pena di ricordare questo evento, il caso Edgardo Mortara infatti è interessante per molti motivi e permette di entrare in un periodo particolare della storia di Roma.
Sembra che appena nato Edgardo Mortara, all’insaputa della famiglia ebraica, venne battezzato da una domestica persuasa che altrimenti il bimbo sarebbe morto a causa di una malattia. Le leggi dello Stato Pontificio imponevano ai genitori l’obbligo di dare un’educazione cattolica ai bambini battezzati. Dall’applicazione di questa legge, violenta e assurda a parere di chi scrive, sarebbero derivate la perdita della patria potestà e la sottrazione del bambino alla famiglia.
Il caso fece molto scalpore. Si sollevarono molte proteste in tutta Europa tanto da minacciare i buoni rapporti tra Papa Pio IX e l’imperatore di Francia Napoleone III. Questa opposizione all’operato dello Stato Pontificio è secondo molti uno degli elementi di maggior interesse dell’intera vicenda. Tale protesta sembra indicare con chiarezza il diminuito potere dello Stato Pontificio.
Papa Pio IX si oppose sempre alla restituzione di Mortara alla famiglia di origine. Edgardo Mortara abbracciò il cattolicesimo e nel 1871 divenne prete scegliendo il nome di Pio. Rimase legato da grandissima stima nei confronti di Papa Pio IX come testimonia un suo memoriale custodito nell’archivio romano dei Canonici Regolari Lateranensi, presso la chiesa di San Pietro in Vincoli. Venne ordinato prete in Francia allontanatosi dall’Italia su consiglio del Papa per far calmare le polemiche sul suo caso. Divenne missionario in Europa e viaggiò anche negli Stati Uniti e dedicò buona parte della sua vita alla conversione degli ebrei.
Della vicenda si parlò molto nel 2000 quando Papa Giovanni Paolo II beatificò Pio IX.
Stando un po’ alla breve ricerca online fatta sulla vicenda sembrerebbe che molti in ambiente cattolico (sorprendentemente?) difendano ancora oggi l’operato di Pio IX e dello Stato Pontificio riguardo al caso Mortara.
Per chi volesse approfondire segnaliamo testi di tutte le “campane”:

Libri:

David Kertzer, Prigioniero del Papa Re (Rizzoli, 1996)
Daniele Scalise, Il caso Mortara. La vera storia del bambino ebreo rapito dal papa (Mondadori, 1997)
Vittorio Messori, Io, il bambino ebreo rapito da Pio IX, Milano, Mondadori, 2005.
Parla del caso anche Richard Dawkins in The God Delusion, Londra, Transworld Publishers, 2006.
Tre testi molto interessanti sono stati messi a disposizione da LiberLiber qui. Si tratta di un testo anonimo in risposta ad un articolo pubblicato dalla Civiltà Cattolica, il 30 ottobre del ’58, a difesa del sequestro Mortara da parte della Chiesa (articolo pubblicato anch’esso in appendice), e di un pamphlet critico dell’abate Delacouture.

Articoli:

La voce di Wikipedia dedicata al caso Mortara: https://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Edgardo_Mortara

Intervista di David Gabrielli a Elena Mortara: http://www.we-are-church.org/it/rassegna/PioIXMortara.html

Carla D’Agostino Ungaretti: http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2057:il-caso-mortara-in-difesa-del-beato-pio-ix-di-carla-dagostino-ungaretti&catid=61:vita-della-chiesa&Itemid=123

Intervista di Aldo Cazzullo a Vittorio Messori: http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/13/Non_diffamate_Pio_mio_santo_co_9_050613030.shtml

Biografia di Mortara scritta da David Kertzer per il sito della Treccani (con bibliografia): http://www.treccani.it/enciclopedia/edgardo-mortara_(Dizionario-Biografico)/